Nel pop contemporaneo e nel jazz il termine "ballata" ha acquisito il significato di brano lento, lirico e/o sentimentale.
Tuttavia questo tipo di canzone si caratterizza tradizionalmente per due elementi formali:
un solo macro-elemento musicale ("stanza") che ricorre per l'intero brano. Spesso, ma non sempre, tra una stanza e l’altra, viene inserito un elemento melodico/strumentale autonomo che - per certi aspetti - potrebbe rappresentare una specie di “ritornello strumentale”;
un testo abbastanza ampio che narra una storia più o meno lunga dalla trama complessa e articolata.
Simon & Garfunkel
Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary, and thyme
Remember me to one who lives there
She once was a true love of mine
Tell her to make me a cambric shirt
Parsley, sage, rosemary, and thyme
Without no seam nor needlework
Then she'll be a true love of mine
Tell her to find me an acre of land
Parsley, sage, rosemary, and thyme
Between the salt water and the sea strand
Then she'll be a true love of mine
Tell her to reap it in a sickle of leather
Parsley, sage, rosemary, and thyme
And to gather it all in a bunch of heather
Then she'll be a true love of mine
Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary, and thyme
Remember me to one who lives there
She once was a true love of mine
Fabrizio De Andrè
Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra a una stella
Sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla tua porta
Bianco come la luna il suo cappello
come l'amore rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue l'aquilone
E c'era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli
c'era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose le sue mani sui tuoi fianchi
Furono baci, furono sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle
Dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume chissà come scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta
Questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno come le rose
Traffic
“There were three men came out of the west
their fortunes for to try
and these three men made a solemn vow
John Barleycorn must die
they’ve plowed, they’ve sown
they’ve harrowed him in
threw clods upon his head
and these three men made a solemn vow
John Barleycorn was dead
They’ve let him lie for a very long time
’til the rains from heaven did fall
and little Sir John sprung up his head
and so amazed them all
they’ve let him stand ’til midsummer’s day
’til he looked both pale and wan
and little Sir John’s grown a long long beard
and so become a man
they’ve hired men with their scythes so sharp
to cut him off at the knee
they’ve rolled him and tied him by the way
serving him most barbarously
they’ve hired men with their sharp pitchforks
who’ve pricked him to the heart
and the loader he has served him worse than that
for he’s bound him to the cart
They’ve wheeled him around and around a field
’til they came onto a barn
and there they made a solemn oath
on poor John Barleycorn
they’ve hired men with their crabtree sticks
to cut him skin from bone
and the miller he has served him worse than that
for he’s ground him between two stones
And little Sir John and the nut brown bowl
and his brandy in the glass
and little Sir John and the nut brown bowl
proved the strongest man at last
the huntsman he can’t hunt the fox
nor so loudly to blow his horn
and the tinker he can’t mend kettle
or pots without a little barleycorn”.
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Traduzione.
“Tre uomini venivano da occidente a cercare fortuna
questi tre uomini fecero un voto solenne
John Barleycorn doveva morire
lo avevano arato, seminato
straziato con l’erpice
gettato zolle di terra sulla sua testa
e questi tre uomini fecero un voto solenne
John Barleycorn era morto
Lo lasciarono lì a giacere per molto tempo
finché dal cielo scese la pioggia
e il piccolo sir John fece spuntar fuori
la sua testa e stupì così tutti quanti
così l’avevano lasciato
fino al giorno di mezza estate
fino a vederlo smorto ed esangue
E crebbe al piccolo sir John
una barba molto lunga
e divenne così un uomo
avevano assoldato uomini
con falci molto affilate
per tagliargli le gambe
l’avevano avvolto e legato tutto attorno
riservandogli il trattamento più brutale
assoldarono uomini che conficcarono
forconi affilati nel suo cuore
e il carrettiere lo trattò anche peggio
perché lo legò al carro
e con il carro lo trascinò
in giro per tutto il campo, fino al granaio
Dove si fece un solenne giuramento
sul povero John Barleycorn
assoldarono uomini con bastoni uncinati
per strappargli la pelle dalle ossa
e il mugnaio lo trattò anche peggio
perché lo schiacciò tra due macine
e il piccolo sir John nella ciotola di noce
e la sua acquavite nel bicchiere
e il piccolo sir John nella ciotola di noce
dimostrò infine di essere il più forte
il cacciatore non può cacciare la volpe
suonando forte il suo corno
e lo stagnaio non sa riparare un bricco
o una pentola senza un po’ di grano d’orzo”.
Francesco Guccini
Non so che viso avesse, neppure come si chiamava,
con che voce parlasse, con quale voce poi cantava,
quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli,
ma nella fantasia ho l'immagine sua:
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli...
Conosco invece l'epoca dei fatti, qual' era il suo mestiere:
i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere,i tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti
sembrava il treno anch' esso un mito di progresso
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti...
E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano
che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano:
ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite,
sembrava avesse dentro un potere tremendo,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite..
Ma un' altra grande forza spiegava allora le sue ali,
parole che dicevano "gli uomini son tutti uguali"
e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via
la bomba proletaria e illuminava l' aria
la fiaccola dell' anarchia,
la fiaccola dell' anarchia,la fiaccola dell' anarchia...
Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione,
un treno di lusso, lontana destinazione:
vedeva gente riverita, pensava a quei velluti, agli ori,
pensava al magro giorno della sua gente attorno,
pensava un treno pieno di signori,
pensava un treno pieno di signori,
pensava un treno pieno di signori...
Non so che cosa accadde, perchè prese la decisione,
forse una rabbia antica, generazioni senza nome
che urlarono vendetta, gli accecarono il cuore:
dimenticò pietà, scordò la sua bontà,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore...
E sul binario stava la locomotiva,
la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva,
sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno
mordesse la rotaia con muscoli d' acciaio,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno...
E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo
pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto.
Salì sul mostro che dormiva, cercò di mandar via la sua paura
e prima di pensare a quel che stava a fare,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura...
Correva l' altro treno ignaro e quasi senza fretta,
nessuno immaginava di andare verso la vendetta,
ma alla stazione di Bologna arrivò la notizia in un baleno:
"notizia di emergenza, agite con urgenza,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno..."
Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva
e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva
e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria:
"Fratello, non temere, che corro al mio dovere!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!"
E intanto corre corre corre sempre più forte
e corre corre corre corre verso la morte
e niente ormai può trattenere l' immensa forza distruttrice,
aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto
della grande consolatrice,
della grande consolatrice,
della grande consolatrice...
La storia ci racconta come finì la corsa
la macchina deviata lungo una linea morta...
con l' ultimo suo grido d' animale la macchina eruttò lapilli e lava,
esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo:
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava...
Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore
mentre fa correr via la macchina a vapore
e che ci giunga un giorno ancora la notizia
di una locomotiva, come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia!
Bob Dylan
Colpi di pistola risuonano nel bar notturno,
Entra Patty Valentine dal ballatoio superiore
Vede il barista in una pozza di sangue,
Grida: "Mio Dio, li hanno uccisi tutti!"
Qui inizia la storia di Uragano
L’uomo che le autorità hanno accusato
Per qualcosa che lui non ha mai fatto
L'hanno messo in prigione, ma un tempo lui avrebbe potuto essere
Il campione del mondo
Patty vede tre corpi stesi a terra
E un altro uomo chiamato Bello, che si muove misteriosamente.
"Io non l'ho fatto" disse lui alzando le mani
"Stavo solo derubando la cassa, spero che tu capisca
Li ho visti uscire" disse, e si fermò
"Uno di noi farebbe meglio a chiamare la polizia"
E cosi Patty chiamò la polizia
Arrivarono sulla scena con le lampeggianti luci rosse
Nella calda notte del New Jersey.
Nel frattempo, lontano in un'altra parte della città
Rubin Carter e alcuni amici girano in auto
Il primo contendente della corona per i pesi medi
Non ha idea di che merda stava per succedere
Quando un poliziotto lo fece accostare sulla strada
Come altre volte prima e prima ancora
A Paterson questo è solo il modo in cui vanno le cose.
Se sei nero non devi farti vedere per strada
A meno che non vuoi accettare la sfida
Alfred Bello aveva un partner che aveva una soffiata per la polizia
Lui ed Arthur Dexter Bradley si aggiravano nella zona
Disse "ho visto due uomini correre fuori, sembravano pesi medi
Sono saltati in un'auto bianca con targa di "fuori"
E Miss Patty Valentine semplicemente accennò con il capo
Il poliziotto disse "aspettate un minuto, ragazzi, questo qui non è morto"
Cosi lo portarono in infermeria
E anche se l'uomo non poteva vedere
Loro gli dissero che avrebbe potuto identificare i colpevoli.
Alle 4 del mattino trascinarono Rubin dentro
Lo portarono in ospedale e su per le scale
L’uomo ferito lo guardò attraverso il suo occhio morente
Disse "perché l'avete portato qui? non è lui!"
Si, ecco la storia di Uragano
L'uomo che le autorità hanno accusato
Per qualcosa che lui non ha mai fatto
L'hanno messo in prigione, ma un tempo lui avrebbe potuto essere
Il campione del mondo
4 mesi dopo i ghetti erano in fiamme
Rubin è in Sud America che combatte per il suo nome
Mentre Arthur Dexter Bradley è ancora nel giro di furti
E i poliziotti lo stanno torchiando cercando qualcuno da incolpare
"Ricordi l'assassinio che successe in un bar"
"Ricordi tu dicesti che hai visto l'auto in fuga"
"Pensi di giocare con la legge?"
"Pensi possa essere stato quel combattente che hai visto correre fuori quella notte?"
"Non dimenticare che tu sei bianco"
Arthur Dexter Bradley disse "davvero non sono sicuro"
Il poliziotto disse "un povero ragazzo come te deve darsi una possibilità
Ti abbiamo preso per il colpo al motel e stiamo parlando con il tuo amico Bello
Ora tu non vuoi tornare in cella vero? Fai il bravo ragazzo
Faresti un favore alla società
Quel figlio di puttana è coraggioso e diventa sempre più coraggioso
Vogliamo rompergli il culo
Vogliamo addossargli questo triplo omicidio
Lui non è Gentleman Jim
Rubin può stendere un uomo solo con un pugno
Ma non gli ha mai fatto piacere parlarne
È il mio lavoro, disse, lo faccio perché mi pagano
E quando è finito l'incontro voglio solo al più presto possibile tornare per la mia strada
Lassù in qualche paradiso
Dove nei fiumi ci sono trote e l'aria è dolce
E cavalchi nel verde
Ma poi loro lo misero in prigione
Dove cercarono di trasformare un uomo in un topo
Tutte le carte di Rubin erano state marcate in anticipo
Il processo fu un circo di maiali, non aveva possibilità
Il giudice fece passare per alcolizzato e inaffidabile il testimone di Rubin
Per la gente bianca che stava a guardare lui era un fannullone rivoluzionario
E per la gente nera lui era solo un pazzo negro
Nessuno dubitò che fu lui a premere il grilletto
Sebbene loro non avessero trovato l'arma
L'accusa disse che fu lui a compiere l'atto
E la giuria composta di bianchi fu d'accordo
Rubin Carter fu ingiustamente condannato
L'accusa fu omicidio, indovina chi ha testimoniato?
Bello e Bradley ed entrambi mentirono
E i giornali, tutti ci mangiarono sopra
Come può la vita di un uomo
Essere nelle mani di qualche pazzo?
Vederlo ovviamente incastrato
Non può aiutarlo ma mi fa vergognare di vivere in un paese
Dove la giustizia è un gioco
Ora tutti i criminali coi loro cappotti e le loro cravatte
Sono liberi di bere Martini e guardare l'alba
Mentre Rubin siede come Budda in una piccola cella
Un innocente in una camera infernale
Questa è la storia di Uragano
Ma non sarà finita finché non gli ridaranno il suo nome
E il tempo perso
Messo in una prigione, ma un tempo lui avrebbe potuto essere
Il campione del mondo
Francesco De Gregori
Generale, dietro la collina
Ci sta la notte crucca e assassina
E in mezzo al prato c'è una contadina
Curva sul tramonto sembra una bambina
Di cinquant'anni e di cinque figli
Venuti al mondo come conigli
Partiti al mondo come soldati
E non ancora tornati
(strumentale)
Generale, dietro la stazione
Lo vedi il treno che portava al sole,
non fa più fermate neanche per pisciare
si va dritti a casa senza più pensare
Che la guerra è bella anche se fa male
Che torneremo ancora a cantare
E a farci fare l'amore,
l'amore dalle infermiere
(strumentale)
Generale, la guerra è finita
Il nemico è scappato, è vinto, è battuto
Dietro la collina non c'è più nessuno
Solo aghi di pino e silenzio e funghi
Buoni da mangiare, buoni da seccare
Da farci il sugo quando viene Natale
Quando i bambini piangono
E a dormire non ci vogliono andare
(strumentale)
Generale, queste cinque stelle
Queste cinque lacrime sulla mia pelle
Che senso hanno dentro al rumore di questo treno
Che è mezzo vuoto e mezzo pieno
E va veloce verso il ritorno
Tra due minuti è quasi giorno
È quasi casa, è quasi amore